Ti racconto invece quando e come è avvenuto il mio incontro con la Mindfulness.
La mia attività di Psicologa, quella di Formatrice nelle aziende, il confronto e lo scambio con i lavoratori e tutte le persone che nel corso degli anni si sono rivolte a me per una Consulenza o un Sostegno Psicologico, sono sempre stati e sono tuttora fonte di enorme gratificazione ed arricchimento, non soltanto professionale ma anche personale ed umano.
Però, ad un certo punto, ho avvertito l’esigenza di qualcosa di più, come se avessi bisogno di un ulteriore arricchimento e di un rinnovamento.
Nello stesso momento, come a volte capita, nella vita, si sono create delle circostanze personali e professionali difficili che, nonostante al momento non me ne rendessi conto, mi hanno portato alla fine a dirigermi verso ciò di cui ero alla ricerca.
Complici sono stati, oltre al resto, la Pandemia da Covid-19, il lockdown, la conclusione di alcune lunghe collaborazioni professionali e un lieve infortunio, che ha determinato un periodo di immobilità.
Per me, abituata da sempre ad essere operativa, a fare, a lavorare, non è stato appunto un momento facile, questo, ma è stato proprio nel rallentare, nel fermarmi, nel lasciare andare ciò che era stato, nell’immobilità più o meno forzata, che qualcosa ha iniziato invece a muoversi, a prendere forma, a svilupparsi, a cambiare, a crescere e ciò di cui sentivo il bisogno ad un certo punto è arrivato.
Un giorno, per caso, ho ripreso in mano un libro che avevo acquistato tempo prima e…ho ritrovato la Mindfulness, anzi, è stata la Mindfulness a ritrovare me.
In passato avevo praticato Yoga e da tempo mi interessavo alla Meditazione.
Conoscevo la Mindfulness già da molti anni, ne avevo sentito parlare da colleghi, avevo anche provato nel tempo ad approfondire, leggendo, tra l’altro, il suddetto libro, a lungo però, mentre mi dedicavo ad altro, era rimasto tutto solo su un piano prettamente teorico.
Ma come recita un famoso detto orientale, “Quando l’allievo è pronto il maestro appare”.
Forse, prima non ero pronta, invece, in questa fase della mia vita, qualcosa è attecchito, ho iniziato ad avvicinare la Mindfulness e a lasciarmi avvicinare da essa.
Ho incominciato a meditare praticando regolarmente, a frequentare corsi e, progressivamente, a modificare, in meglio, il mio modo di stare, di pensare, di sentire, di lavorare, di vivere, di essere.
Il cambiamento è avvenuto anche se, come capita un po’ a tutti, c’è voluto del tempo.
Anch’ io ero scettica, la difficoltà principale per me è stata liberarmi dalla forma mentis professionale, per cui pensavo con supponenza di sapere già tutto, anzi, di saperne di più.
Che presuntuosa, davvero. Saperne di più, io, rispetto ad una pratica che, come già sai o leggerai nella storia della Mindfulness, trova le proprie radici in una tradizione millenaria, quella buddhista!
A volte, noi esseri umani siamo proprio accecati dal nostro ego e, con questo atteggiamento di superiorità, sprechiamo occasioni, momenti, possibilità di positivi cambiamenti. Rimaniamo fermi, non cresciamo, non ci evolviamo.
La Mindfulness si basa su 7 Pilastri, tra cui “La Mente del Principiante”, Il “Non Giudizio”, Il “Non Aspettarsi Risultati”.
E io, piano piano, continuando a praticare, ho iniziato a farli miei, ad “incarnarli”, come si dice, mentre lo scetticismo iniziale scompariva e il cambiamento, in meglio, progressivamente avveniva.
E ad un certo punto, ho avvertito il desiderio di diffondere la cultura della Mindfulness, per poter fare in modo che anche altre persone la incontrassero, anzi, la ritrovassero, visto che, come ti dicevo dandoti il benvenuto, essa è già parte di noi.
Continuando a praticare e a frequentare corsi, ho quindi acquisito alcune Certificazioni, tra cui quelle di Mindfulness Professional Trainer e MBSR Teacher.